L'attesa infinita in un terminal europeo, accerchiato da un paio di scocciatori, è stata l'occasione per dare una sbirciata alle Lezioni di letteratura.
Allora, ho fatto fatica a scegliere 4 tra le definizioni di Nabokov, quindi vado con delle mie considerazioni personali: secondo me, un buon lettore sa lasciarsi andare, nel senso si affida allo scrittore o alla scrittrice senza farsi troppe domande e senza interrompere il flusso per controllare nel dizionario! ;) Io se leggo in lingua straniera le parole le controllo dopo, di solito. Ti devi affidare senza pregiudizi, secondo me. Il mio prof di lettere al liceo diceva che puoi decidere se un libro è un buon libro e ti sta piacendo dopo aver letto 100 pagine... anche su questo non sono del tutto sicura. A volte ci vuole meno tempo, a volte di più. Sicuramente identificarsi con il protagonista è qualcosa che ti tiene incollato/a alle pagine, ma a volte ci sono personaggi agghiaccianti ma irresistibili! Quindi è difficile da dire, la lettura è come l'innamoramento, non lo spieghi a parole ma con le sensazioni che ti suscita. Se un libro mi entusiasma io ci penso anche quando non lo sto leggendo, e mi sento felice e fortunata di averlo trovato nella mia strada, proprio come quando ti innamori. Sono un po' esagerata, lo so! ;)
Per me il lettore è curioso. Una curiosità irresistibile che ti porta sempre a chiederti: e adesso? E ora? Cos'altro c'è per me? Vorace, si mangia tutto. Non nel senso della fretta, ma nel senso delle storie, dei concetti, delle avventure, delle vite, delle idee...tutto.
Comunque, io per tanto tempo ho gestito un book club sia in presenza (presso un'associazione studentesca forlivese) che online con alcuni amici e amiche. Non è stato troppo impegnativo ma davvero bello - e come sempre ha fatto quello che i book club sanno fare meglio: farti leggere libri che non avresti mai neanche aperto. Basta darsi 1/2 regole e via che si va. Call to action online/social/substack e si è pronti. Se ti interessa l'idea, we could join forces (e conoscono un paio di persone del mio vecchio book club interessate a riprendere)!
Secondo me un buon lettore "sente". Tipo bacio, non che ti metti a baciare un libro, nel senso che o senti o non senti quando baci, leggere è lo stesso. Per me eh.
Un buon lettore, forse, è quello che non si fa troppe domande e si abbandona a qualcosa che sa già, forse fin dalle prime righe, come procederà.
È quello che sa riconoscere a naso quali sono le parole in cui può accomodarsi facilmente, ma prova lo stesso a cercare strade ignote che non fa fatica ad abbandonare, cercando altre direzioni, quando di fronte a sé vede solo il buio: perché la lettura, per fortuna, non è mai un viaggio obbligato.
È quello che non può fare a meno di cercare altre vite in cui riconoscersi o altre da cui discostarsi, provando a trarre da ogni esperienza la parte migliore del viaggio.
È quello che nelle parole cerca uno specchio in cui riflettere la propria anima, in uno scambio che diventa un dialogo silenzioso, che dura il tempo che basta per andare, poi, altrove.
Una buona lettura deve poterti arricchire, sempre. Per questo, credo sia giusto abbandonare quelle che ci fanno male e custodire nel cuore quelle che ci hanno insegnato a vedere il meglio: di noi e degli altri. Proprio come le persone.
Grazie Emanuela per questo feedback, come sempre scrivi dei commenti bellissimi e con cui mi trovo molto d'accordo. Sono sicuro che Nabokov avrebbe particolarmente apprezzato!
Un buon lettore ha immaginazione, memoria, è curioso, entusiasta, ha esperienza di vita e sa che la accresce leggendo e cercando le diverse possibilità di interpretazione del testo. (Mia figlia dice sempre che farebbe un parcheggione al posto dell’aeroporto Madrid-Barajas).
Io direi che un buon lettore per prima cosa dovrebbe leggere, come uno scrittore dovrebbe scrivere, spesso. Come se fosse indispensabile, difficile stare senza. E poi ogni tanto dovrebbe essere coraggioso e provare libri che sono lontani dal suo ideale di libro, per spingersi verso nuove storie. E poi io sono una fan dei club del libro!
Ma lo sai che io non ho mai partecipato a un club del libro ma ultimamente mi sta venendo una voglia matta di frequentarne qualcuno?! Tu ne segui qualcuno on-line/hai qualche consiglio?
Non on-line, ne seguo uno all'istituto italiano di cultura a Budapest, ci sono molti ungheresi che studiano italiano e sapere il loro punto di vista sulla narrazione italiana è affascinante perché culturalmente siamo abbastanza lontani. Di solito le biblioteche comunali sono luoghi dove potrebbero esserci, ad esempio nel paese dei miei suoceri ne organizzano uno quest'anno sulle scrittrici italiane poco conosciute, visto che sono qui in visita parteciperò all'incontro di domani e sono super curiosa! Se non trovi nessun book Club vicino a te potresti pensare di organizzarlo tu!
Hai ragione! Ho la fortuna di avere una biblioteca comunale vicino casa ed effettivamente spulciando sul sito ho visto che tengono un club del libro. Grazie mille :)
devo dire che io metto al primo posto lo stile e l'atmosfera (anche a scapito della trama, mi rendo conto): che dici, il prof. Nabokov mi avrebbe promossa?
Io ti promuovo sicuro, ma alla fine penso anche Nabokov, secondo me era un tipo tranquillo, non lo vedo come un prof. severo, anzi. Certo, se avessi scelto anche il Merriam-Webster sarebbe stato meglio, era fissato co sto cavolo di vocabolario!!!
Allora, ho fatto fatica a scegliere 4 tra le definizioni di Nabokov, quindi vado con delle mie considerazioni personali: secondo me, un buon lettore sa lasciarsi andare, nel senso si affida allo scrittore o alla scrittrice senza farsi troppe domande e senza interrompere il flusso per controllare nel dizionario! ;) Io se leggo in lingua straniera le parole le controllo dopo, di solito. Ti devi affidare senza pregiudizi, secondo me. Il mio prof di lettere al liceo diceva che puoi decidere se un libro è un buon libro e ti sta piacendo dopo aver letto 100 pagine... anche su questo non sono del tutto sicura. A volte ci vuole meno tempo, a volte di più. Sicuramente identificarsi con il protagonista è qualcosa che ti tiene incollato/a alle pagine, ma a volte ci sono personaggi agghiaccianti ma irresistibili! Quindi è difficile da dire, la lettura è come l'innamoramento, non lo spieghi a parole ma con le sensazioni che ti suscita. Se un libro mi entusiasma io ci penso anche quando non lo sto leggendo, e mi sento felice e fortunata di averlo trovato nella mia strada, proprio come quando ti innamori. Sono un po' esagerata, lo so! ;)
Sono molto contento che hai optato per le tue considerazioni personali perché hai lasciato un commento bellissimo, altro che esagerata :)
Per me il lettore è curioso. Una curiosità irresistibile che ti porta sempre a chiederti: e adesso? E ora? Cos'altro c'è per me? Vorace, si mangia tutto. Non nel senso della fretta, ma nel senso delle storie, dei concetti, delle avventure, delle vite, delle idee...tutto.
Comunque, io per tanto tempo ho gestito un book club sia in presenza (presso un'associazione studentesca forlivese) che online con alcuni amici e amiche. Non è stato troppo impegnativo ma davvero bello - e come sempre ha fatto quello che i book club sanno fare meglio: farti leggere libri che non avresti mai neanche aperto. Basta darsi 1/2 regole e via che si va. Call to action online/social/substack e si è pronti. Se ti interessa l'idea, we could join forces (e conoscono un paio di persone del mio vecchio book club interessate a riprendere)!
Verissimo, anch'io concordo nel dire che la curiosità, insieme all'immaginazione, è una delle qualità imprescindibili per un lettore.
L'idea del book club è molto carina. Io come avrai immaginato non ho idea di come si possa gestire però sono sempre disposto a imparare.
Bella la citazione di Giuseppe Zuccari, detto anche Giuliano Zuccarini, nato a Città di Castello (PG) nel 1942.
Tutto ciò che è creatività nasce nel liquido amniotico
Secondo me un buon lettore "sente". Tipo bacio, non che ti metti a baciare un libro, nel senso che o senti o non senti quando baci, leggere è lo stesso. Per me eh.
Sempre interessanti i tuoi scritti!
Eh secondo me intendiamo la stessa cosa, quando io dico di riconoscere e tu parli di sentire. Proprio a livello percettivo. Concordo!
Un buon lettore, forse, è quello che non si fa troppe domande e si abbandona a qualcosa che sa già, forse fin dalle prime righe, come procederà.
È quello che sa riconoscere a naso quali sono le parole in cui può accomodarsi facilmente, ma prova lo stesso a cercare strade ignote che non fa fatica ad abbandonare, cercando altre direzioni, quando di fronte a sé vede solo il buio: perché la lettura, per fortuna, non è mai un viaggio obbligato.
È quello che non può fare a meno di cercare altre vite in cui riconoscersi o altre da cui discostarsi, provando a trarre da ogni esperienza la parte migliore del viaggio.
È quello che nelle parole cerca uno specchio in cui riflettere la propria anima, in uno scambio che diventa un dialogo silenzioso, che dura il tempo che basta per andare, poi, altrove.
Una buona lettura deve poterti arricchire, sempre. Per questo, credo sia giusto abbandonare quelle che ci fanno male e custodire nel cuore quelle che ci hanno insegnato a vedere il meglio: di noi e degli altri. Proprio come le persone.
Grazie Emanuela per questo feedback, come sempre scrivi dei commenti bellissimi e con cui mi trovo molto d'accordo. Sono sicuro che Nabokov avrebbe particolarmente apprezzato!
Grazie a te, caro Davide, ché sei sempre ispirazione.
Un buon lettore ha immaginazione, memoria, è curioso, entusiasta, ha esperienza di vita e sa che la accresce leggendo e cercando le diverse possibilità di interpretazione del testo. (Mia figlia dice sempre che farebbe un parcheggione al posto dell’aeroporto Madrid-Barajas).
Io quando si parla di immaginazione concordo sempre!
P.S. Difficile dare torto a tua figlia, è l'inferno sulla terra quell'aeroporto.
Ma il libro dell’attesa, che leggevi in aeroporto era in lingua italiana o in spagnolo?
:P
¿Cómo? No te entiendo, lo siento mucho.
(Beccato!)
Io direi che un buon lettore per prima cosa dovrebbe leggere, come uno scrittore dovrebbe scrivere, spesso. Come se fosse indispensabile, difficile stare senza. E poi ogni tanto dovrebbe essere coraggioso e provare libri che sono lontani dal suo ideale di libro, per spingersi verso nuove storie. E poi io sono una fan dei club del libro!
Ma lo sai che io non ho mai partecipato a un club del libro ma ultimamente mi sta venendo una voglia matta di frequentarne qualcuno?! Tu ne segui qualcuno on-line/hai qualche consiglio?
Non on-line, ne seguo uno all'istituto italiano di cultura a Budapest, ci sono molti ungheresi che studiano italiano e sapere il loro punto di vista sulla narrazione italiana è affascinante perché culturalmente siamo abbastanza lontani. Di solito le biblioteche comunali sono luoghi dove potrebbero esserci, ad esempio nel paese dei miei suoceri ne organizzano uno quest'anno sulle scrittrici italiane poco conosciute, visto che sono qui in visita parteciperò all'incontro di domani e sono super curiosa! Se non trovi nessun book Club vicino a te potresti pensare di organizzarlo tu!
Hai ragione! Ho la fortuna di avere una biblioteca comunale vicino casa ed effettivamente spulciando sul sito ho visto che tengono un club del libro. Grazie mille :)
devo dire che io metto al primo posto lo stile e l'atmosfera (anche a scapito della trama, mi rendo conto): che dici, il prof. Nabokov mi avrebbe promossa?
Io ti promuovo sicuro, ma alla fine penso anche Nabokov, secondo me era un tipo tranquillo, non lo vedo come un prof. severo, anzi. Certo, se avessi scelto anche il Merriam-Webster sarebbe stato meglio, era fissato co sto cavolo di vocabolario!!!