11 Commenti

Ma che bel collegamento, Octavia Butler e Roberto Bolaño! Sono d'accordo anch'io, quando hai "un'ossessione positiva", l'unica cosa che può aiutarti è l'abitudine e la sacra "tigna". Il talento spesso è sopravvalutato. Senza tenacia e forza di volontà non te ne fai nulla del talento, molli subito. "I Dispiaceri del vero poliziotto", al di là degli alti e i bassi, lo consigli quindi? Grazie!

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Ciao Rocío, grazie mille del bel commento :)

Per quanto riguarda I dispiaceri allora dipende dal tuo livello di bolañismo, nel senso... se sei all'inizio allora sicuramente no, ti direi comincia con altro. Se invece sei ben avviata, e sei abbastanza nostalgica di 2666, allora ci potrebbe stare, è una specie di approfondimento del personaggio di Amalfitano. In caso lo leggi fammi sapere poi che ne pensi!

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Non sono ancora ben avviata ma sto provvedendo, faccio tutto il tour e arrivo a "I dispiaceri" allora :) Ti farò sapere, certo!

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Non conoscevo Octavia Butler, grazie per avermi fatto scoprire questa storia!

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Grazie mille Francesca. E benvenuta :)

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Bolaño, Butler, la perseveranza. Che puntata!

Per una casualità l'ho letta solo oggi e proprio oggi ne avevo un preciso bisogno.

La mia maestra di ashtanga mi ripeteva spesso quello che tutti i suoi maestri le avevano ripetuto: practice, practice, practice and all is coming.

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Grazie mille Sara :)

È vero, le parole della tua maestra colgono in pieno il senso di questa puntata. E non è solo questione di impegno, ma soprattutto di perseveranza. Personalmente tiferò sempre chi dà il massimo per raggiungere i proprio obiettivi, così come faccio il tifo per te per la maratona che affronterai!

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Il "Fonemi" di Octavia Butler è stampato nel mio cervello da quando l'ho letto, qualche anno fa. E' bello pensare che sia frutto della perseveranza e non (solo) del talento.

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Grazie mille Maria Giulia, la penso proprio come te! Un talento che andrebbe anche rispolverato un po', tra edizioni vecchiotte (e ormai introvabili) e opere inedite in Italia. Ha fatto qualcosa recentemente SUR, ma la sensazione è che c'è ancora tanto da leggere.

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Ci crogioliamo spesso dietro la mancanza di ispirazione, ma non c’è genio che tenga senza una buona dose di perseveranza e di duro lavoro. Succede in qualunque ambito e la scrittura non ne è dispensata.

Bellissima l’immagine dell’ avventuriero che corre disperatamente per raggiungere il treno/ispirazione.

Certe volte è così che mi sento anche io, ma solo fino a quando non mi accorgo che è proprio quando mi fermo da quel “rincorrere disperato”, e riesco a camminare in mezzo alle cose, che quella fatica inizia ad avere la meglio.

Ora, però, devo assolutamente sapere a che numero dell’Enneagramma appartengo 😅

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Grazie mille del bel commento Emanuela. Quello di fermarsi è un rischio che conosciamo tutti purtroppo, al di là poi della scrittura. Forse è proprio per questo che mi è piaciuto molto quel passaggio di Bolaño sul viaggiare e leggere. Perché mi ha ricordato immediatamente lo stato d'animo in cui sono quando viaggio, così leggero e perennemente ispirato. L'ultima volta è stato proprio un paio di anni fa, quando sono stato in Messico, dove si svolgono la maggior parte delle trame dei suoi libri.

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