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Avatar di WobblyHen

Ciao!

Il post mi ha fatto venire in mente il caso della poesia dialettale italiana, per esempio calabrese, che spesso appare piu' "terrena" e meno, appunto apollinea di quella degli autori consacrati della letteratura italiana 'standard'. Questo sia per le tematiche affrontate, sia per il linguaggio che era (ed è, per le sopravvivenze), appunto, dialettale.

Ero curioso di sapere sulla lingua di Bolaño e degli infrarealisti: il registro piu' popolare che si riscontra nella poetica emerge anche a livello linguistico? Nella traduzione non sembrerebbe, ma magari nell'originale sì.

Grazie!

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Avatar di Davide Tamburrini

Ciao WobblyHen! Assolutamente sì, ma più che nelle singole parole ti direi più nel registro sintattico che è molto vicino (se non propriamente simile) a quello della prosa (a questo proposito Bolaño diceva: "La mia poesia e la mia prosa sono due cugine che vanno d’accordo"). Ovviamente, anche a un livello prettamente linguistico ci sono grandi cambiamenti: in primis l'uso di parole ed espressioni volgari; ma anche forme dialettali prese da qualsiasi variante dallo spagnolo: da quella messicana a quella cilena per l'America Latina, o dal castigliano al catalano per la Spagna.

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