Il ritrovamento casuale di un vecchio libro lasciato nella credenza. Ricordi che affiorano oltre ai profumi. E un segno che proprio non si vuole cancellare.
è vero Emanuela. Ed è ancora più sorprendente quando non te lo aspetti o quando per qualche strana coincidenza riesci a ricordare esattamente quello che hai provato in un certo momento, decostruendo i segni che ti trovi davanti.
uno dei motivi per cui non mi piace prestare i libri è proprio questo: sottolineo e annoto i libri come fossero il mio diario, il che rende la prima lettura molto personale e le successive riletture molto interessanti (dove con interessanti intendo raccogliere uno spettro di reazioni che va dalla commozione al cringe al "ma che cosa ti passava per la testa?")
E qui si potrebbe aprire un'altra enorme parentesi, tra coloro che sono pro annotazioni sui libri e quelli che li vedono come una reliquia sacra e intoccabile. Io adesso sono passato dalle sottolineature alle orecchie direttamente per l'orrore dei secondi. Comunque questo fatto del cosa ti passava per la testa mi fa troppo ridere anche a me, in un certo senso è proprio quello che racconto qui
È la magia dei libri, ricordarci chi eravamo! Io a volte ho paura di riprendere in mano libri che ho amato dieci, vent'anni fa, e scoprire che sono cambiata troppo e non mi fanno più provare le stesse cose. Uno di questi è "Sostiene Pereira", un mio grande amore di adolescenza. Chissà, magari prima o poi trovo il coraggio e lascio giudicare al buon Tabucchi, che mi dica lui quanto sono cambiata 😊 comunque, tra Gocciole e libri, chi sta meglio di te a Pasqua? 😂
Il tempo passa, ma ciò che siamo stati rimane. E per fortuna succedono cose che ce lo ricordano, anche quando proviamo a cancellarne le tracce.
è vero Emanuela. Ed è ancora più sorprendente quando non te lo aspetti o quando per qualche strana coincidenza riesci a ricordare esattamente quello che hai provato in un certo momento, decostruendo i segni che ti trovi davanti.
E anche il fatto che spesso certe cose tornano esattamente quando ne hai bisogno. A me, almeno, capita così…
Verissimo. C'è sicuramente della magia in ciò
Ne sono certa
uno dei motivi per cui non mi piace prestare i libri è proprio questo: sottolineo e annoto i libri come fossero il mio diario, il che rende la prima lettura molto personale e le successive riletture molto interessanti (dove con interessanti intendo raccogliere uno spettro di reazioni che va dalla commozione al cringe al "ma che cosa ti passava per la testa?")
E qui si potrebbe aprire un'altra enorme parentesi, tra coloro che sono pro annotazioni sui libri e quelli che li vedono come una reliquia sacra e intoccabile. Io adesso sono passato dalle sottolineature alle orecchie direttamente per l'orrore dei secondi. Comunque questo fatto del cosa ti passava per la testa mi fa troppo ridere anche a me, in un certo senso è proprio quello che racconto qui
È la magia dei libri, ricordarci chi eravamo! Io a volte ho paura di riprendere in mano libri che ho amato dieci, vent'anni fa, e scoprire che sono cambiata troppo e non mi fanno più provare le stesse cose. Uno di questi è "Sostiene Pereira", un mio grande amore di adolescenza. Chissà, magari prima o poi trovo il coraggio e lascio giudicare al buon Tabucchi, che mi dica lui quanto sono cambiata 😊 comunque, tra Gocciole e libri, chi sta meglio di te a Pasqua? 😂
Che libro meraviglioso "Sostiene Pereira". Sono fiducioso che non ti deluderà.
Per Pasquetta sì, concordo. Il problema è sempre lo stesso con le Gocciole… riuscire a regolarsi!